Vittoria per kot di Rossetti su Rauseo e i pugili della Quero-Chiloiro imbattuti a Tricase.

Nella suggestiva piazza Pisanelli, fulcro storico di Tricase, tra Palazzo Gallone e la Cattedrale di San Domenico, domenica scorsa il peso medio “Nino” Rossetti ha sbalordito il folto pubblico presente, composto da tricasini e tanti turisti in soggiorno nel Salento. Il ventiduenne tarantino, nel match clou della serata ha battuto per kotc alla quarta ripresa il solido e veterano Giuseppe Rauseo, aggiornando il suo record a 12 vittorie, 5 delle quali prima del limite, e 2 sconfitte, e confermando l’ottima posizione di rilievo ai vertici delle classifiche europee e mondiali. In questo match si è visto il “Nino” che piace, il pugile brillante e sfavillante che incanta gli amanti della noble art con la sua tecnica sopraffina, tanto da essere considerato uno dei migliori prospect del pugilato italiano. Sin dalle prime battute della prima ripresa il match è stato in salita per il coraggioso Rauseo, al suo 86esimo match in carriera, subito messo a dura prova da un diretto destro potente del tarantino che lo ha atterrato; nella seconda e terza ripresa Rossetti, seguito all’angolo tecnico dai fratelli Cataldo e Cosimo Quero e da Francesco D’Arcangelo, ha condotto l’incontro in attacco, mantenendo sempre freddezza e concentrazione, anche perché il degno avversario si è mostrato a tratti pericoloso: combinazioni di colpi rapidi al volto e al corpo con uscita e contrattacco sono state la chiave della vittoria dei due round per il tarantino. La quarta ripresa è stata l’apoteosi: dopo un’azione in crescendo di Rossetti, l’arbitro Licini ha dovuto portare Rauseo a revisione dal medico di gara Emanuele Caputo, il quale ha interrotto il match malgrado il parere contrario del pugile, a causa di una ferita sull’arcata sopraccigliare sinistra del campano. “Nino”, già Campione d’Italia e Mondiale Giovanile, si è messo nuovamente in carreggiata per una futura chance titolata; il suo procuratore Mario Loreni, in accordo con il maestro Cataldo Quero, sta già organizzando un nuovo match in autunno.

La splendida serata salentina, organizzata dalla Alex Boxe di Tricase nella figura del presidente Salvatore Piccinni e del tecnico Giuseppe Musarò, e promossa dal presidente dell’ASCLA Giuseppe Negro, è stata aperta da una gara giovanile di sparring-io e da 8 match dilettantistici a cura della preziosa collaborazione del consigliere in quota tecnici del comitato regionale di Puglia e Basilicata, e componente della commissione tecnica nazionale della Federazione Pugilistica Italiana Cataldo Quero.

Nello sparring-io nella qualifica Allievi c’è stata la vittoria di George Caforio della Quero-Chiloiro su Justin Maggiore della Boxe Terra d’Otranto; una bella propizia apertura che ha dato seguito a ben altre 5 vittorie ed 1 pari per i pugili di “casa Quero”. Alessandro Zizzaro ha battuto Mirko Congedi (Boxe Terra d’Otranto) negli Schoolboy 54 kg, negli Junior 52 kg Felice Di Cuia ha ottenuto la rivincita su Robert Ignat (Boxe Terra d’Otranto) dopo il Torneo Regionale Esordienti dello scorso marzo. Inoltre, lo Junior Nicola Cesarano ha fatto doppietta di vittorie dopo quella del Trofeo Città di Mottola ai danni dello Youth Brenta Joaquin Kurt (Habachi Boxe Corato) al limite dei 60 kg; superba vittoria negli Elite 63,5 kg prima del limite di Antonio Di Carlo che ha battuto alla seconda ripresa Antonio Della Rocca (Boxe Terra d’Otranto), mentre Domenico Maffei negli Elite 60 kg ha onorato la maglietta della Quero-Chiloiro battendo Carlo Tarricone della Habachi Boxe Corato. Infine, pari “stretto” per il tarantino Luigi Portino che ha dato spettacolo con il calabrese Simone Alfano della Vincenzo Avolio Boxe Castrovillari, dando vita sicuramente al più bel match dilettantistico della serata, come già nel confronto avvenuto tra i due il 4 giugno  in Via Liguria nella Giornata Nazionale dello Sport. Chiudono l’anteprima del match professionistico i pugili di casa Salvatore De Iaco e Marco Lecci. vittoriosi rispettivamente sul castrovillarese Vincenzo Capristo e sul coratino Rodolfo Vangi.